Nell'odontoiatria restaurativa le resine composite sono state impiegate con successo e sempre maggior soddisfazione dei pazienti nella ricostruzione e nell'otturazione dei denti,
Grazie alla grande quantità di colori in cui è disponibile questo materiale è possibile sostituire parti anche consistenti di elementi dentari. Dal punto di vista estetico la differenza tra il materiale composito ed il dente risulterà talmente minima che all'occhio umano la differenza non sarà percepibile.
Prima di iniziare la ricostruzione il dentista sceglierà il colore del materiale da utilizzare, in conformità con la cromia dei denti adiacenti, utilizzando la scala dei colori mostrata in figura. La scala dei colori rappresenta il croma dei denti naturali suddividendoli per tonalità (A-D) ed intensità (1-4).
In Europa il dentista usa la scala dei colori VITA Classic.
- A (marrone-rossiccio)
- B (giallo rossiccio)
- C (grigio)
- D (grigio rossiccio).
Le resine utilizzate sono composte da fluidi sintetici in percentuale variabile tra il 15 ed il 30 percento e per la restante parte (tra il 70 e l'85 percento) da materiali riempitivi sotto forma di polveri come vetro, quarzo e silicio.
Il materiale viene posto sulla zona da ricostruire sovrapponendo molteplici strati. Questo materiale è fotosensibile e vengono utilizzate speciali lampade U.V. per accelerare il processo di indurimento tra i diversi strati. E' inoltre facilmente modellabile dall'odontoiatra prima di essere sottoposto ad indurimento rendendo di conseguenza possibile ricostruire le forme dei denti in modo quasi identico all'originale.